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In vacanza con il cane: 5 sentieri a sei zampe

Cosa c’è di più bello di una escursione insieme al vostro amico a 4 zampe?

In Abruzzo ci sono tanti sentieri adatti anche ai cani che possono sentirsi liberi di scorrazzare tra i boschi insieme a voi.

Nel Parco Nazionale della Majella, come in tutti i Parchi Nazionali italiani, non è sempre consentito l’accesso ai cani nella rete sentieristica.

Infatti nella Zona A è vietato a loro l’acceso e, più in generale, a tutta la fauna domestica. Gli animali domestici, infatti, potrebbero incontrare la fauna selvatica che, anche se non direttamente attaccata dall’animale, può subire un forte stress, la sola presenza del nostro amico metterebbe in allarme gli animali selvatici.

Ma la ragione principale del divieto è però che i cani sono vettori di molte pericolose patologie parassitarie e infettive per la fauna selvatica che non può ricevere le necessarie cure per tutte le patologie che li colpiscono.

In ogni caso la parte della rete sentieristica non ricompresa nella Zona A del Parco Nazionale della Majella è accessibile anche ai vostri amici a quattro zampe.

Itinerari

Vediamo 5 itinerari percorribili:

Grotta dei Pulcini

Salendo in direzione di Piana delle Mele, prima di raggiungere l’area picnic omonima, si incrocia sulla sinistra una carrareccia e seguendo le indicazioni, si raggiunge facilmente la grotta.

Si tratta di una grotta piuttosto bassa e di forma irregolarmente quadrangolare, caratterizzata dalla presenza di numerose concrezioni calcaree (stalattiti e stalagmiti) delle più svariate forme e dimensioni, che in diversi casi hanno dato vita a imponenti colonne. Il pavimento, pianeggiante e costituito da terra di colore rossiccio nel tratto iniziale, diviene roccioso e concrezionato sul fondo.

La grotta venne parzialmente svuotata e ripulita negli anni ’60 del secolo scorso, con l’intento di una valorizzazione turistica che poi non ebbe seguito.

Il sito è ora fruibile per iniziativa del Comune di Guardiagrele che ha realizzato un intervento di recupero e valorizzazione.

Fosso Vetrina

Su iniziativa del Comune di Sant’ Eufemia a Maiella (PE), che ne ha curato i lavori e ne cura la manutenzione, è stato realizzato questo itinerario per famiglie che dal paese porta fino al torrente.

Trattasi di un facile sentiero, che nella prima parte, fino a raggiungere il Fosso Vetrina, si sviluppa su una vecchia strada, per ampi tratti asfaltata (ma preclusa al transito di autovetture) e nella seconda parte, su un comodo sentiero che raggiunge il fiume Orta, nella località denominata la “seggia di Giuda”.

Il sentiero termina in prossimità della sponda del fiume Orta, ancora in veste di torrente.

Area faunistica del cervo

Il sentiero del Cervo favorisce l’accessibilità a una zona di grande valenza naturalistica contraddistinta da una faggeta matura e da ruscelli che alimentano il laghetto di S. Antonio. Lasciata l’auto nel piazzale, si sale sulla passerella in pietra e si avanza verso il laghetto, dove si trova un’area picnic a disposizione dei visitatori.

Tra la flora spontanea di maggiore interesse spiccano il Giglio martagone, presente con abbondanti fioriture in estate, e numerose orchidee tipiche degli ambienti freschi e umidi. Tutta l’area si distingue per la presenza di specie botaniche non comuni. La parte inferiore dell’anello corre, tra rose canine e ginepri, su una soleggiata mulattiera a lato dell’area faunistica, dove sono avvistabili tutto l’anno gli esemplari di cervo presenti.

A guardia del sentiero spicca la chiesetta di S. Antonio immersa nei selvaggi Monti Pizzi, una zona frequentata dall’Orso e da altre specie rare come il Picchio dorso bianco. Periodo consigliato: estate-inizi autunno.

Sentiero della Grotta dei Piccioni

Questo breve sentiero conduce direttamente dal centro storico di Bolognano alla Grotta dei Piccioni, uno dei più importanti siti archeologici risalenti al Neolitico. Il sentiero parte di fronte alla “Casa Cielo”, opera d’arte contemporanea, per scendere, attraverso dei comodi scalini, verso valle; dopo pochi metri si fa più stretto e passa al di sotto del bosco. Giunti ad una terrazza panoramica è possibile osservare l’apertura della Grotta Scura, posta sullo stesso versante più avanti. Da qui il sentiero si stringe ulteriormente e comincia a scendere lungo il versante a strapiombo.

Per accedere è necessario prenotare presso l’Ufficio Informazioni del Parco in paese. Entrando, dopo una prima camera, si accede alla grotta vera a propria, importante luogo di culto dedicato alla Madre Terra durante il Neolitico, nel quale gli scavi hanno portato alla luce circoli in pietra con resti di sacrifici umani.

Fonte Cugnoli

Il breve sentiero ad anello inizia a Fonte Cugnoli, vicino alla quale si trovano tavoli con panche di legno dove poter sostare comodamente, nelle vicinanze del complesso agro-pastorale di Valle Giumentina, punto di arrivo della passeggiata.

Dalla strada sterrata sopra la Fonte, si percorre il tratto iniziale del sentiero delle capanne in pietra (che porta in 5 minuti al complesso), la più grande delle quali, realizzata a due piani con l’utilizzo di travi di legno, costituiva l’abitazione di contadini e pastori.

Da qui devia verso sinistra addentrandosi nel bosco misto, in una zona ancora piuttosto giovane, in quanto, fino a qualche decennio fa, i terreni venivano disboscati per fare posto ai coltivi. Dopo i primi metri sulla sinistra si affaccia una fontanella in pietra mentre, pochi metri più avanti, spunta tra i rami un’altra piccola capanna.

Il sentiero esce poi dal bosco e si affaccia su prati e macchie di ginestra, prosegue sulla traccia erbosa fino a superare un rudere, ed infine arrivare a Fonte Cugnoli.

1 commento

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  1. Complimenti per l’articolo particolarmente accattivante e come sempre, per gli articoli della Serena Colecchia, originale e interessante.
    Davvero complimenti!

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