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La Bella Addormentata e il Gigante d’Abruzzo

Dalla Majella e dal Gran Sasso, i tratti umani di Maja e di Hermes

Da sempre i monti abruzzesi sono scenario di miti e leggende senza tempo, che incantano inevitabilmente turisti e abitanti del luogo. La tradizione popolare narra che la Majella madre è stata dimora di civiltà antichissime di cui restano tuttora molte testimonianze. Il mito racconta che Maja, figlia di Atlante e Pleione, maggiore di sei sorelle e madre di Ermete, figlio di Zeus, decise di fuggire dalla regione della Frigia per salvare suo figlio, un bellissimo gigante ferito durante uno scontro e inseguito dai propri nemici.

Ella arrivò su di una zattera ad Orton (Ortona), dopo un terribile naufragio. Qui madre e figlio attraversarono i boschi e scalarono il Gran Sasso, rifugiandosi in una caverna. La donna tentò invano di salvare il suo figliolo, sprofondando così in una terribile angoscia che la portarono alla morte. Mentre il corpo del gigante Ermete rimase tra le cime del Gran Sasso, quello della donna fu deposto sulla montagna che da quel giorno venne chiamata Majella. Il nome “Monte Amaro”, conferito alla cima più alta deriverebbe proprio dal profondo dolore vissuto dalla dea Maja.

Il Gigante che dorme
Il Gigante che dorme. Foto di Ugo Di Giammarco

Sul Gran Sasso, invece, lì dove avvenne la sepoltura del giovane gigante, osserviamo sulla vetta orientale del Corno Grande la riproduzione di un gigantesco volto umano assopito in un sonno eterno. Questo meraviglioso spettacolo della natura viene chiamato “Il Gigante che dorme”. Ma se si osserva con attenzione, anche la Majella si trasforma in una meravigliosa fanciulla dalle forme sinuose detta proprio “La bella addormentata”. Un risvolto magico che mostra madre e figlio uniti per sempre in un connubio suggestivo, che incanta chiunque possa godere di un tale spettacolo naturale.

Immagine in evidenza: thanks to pescaranews.net

2 Commenti

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    • Salve Barbara, grazie per il suo commento. Provi a leggere su altri siti web o su Wikipedia e vedrà che si sta sbagliando. Buona giornata.

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