In meno di 40 chilometri, l’Abruzzo regala paesaggi mozzafiato, nonché la possibilità di scoprire la bellezza di ben tre laghi montani nel cuore della regione. Siamo nella provincia dell’Aquila e il breve itinerario da noi proposto parte dal comune di Barrea e dall’omonimo lago. Le tappa successive, invece, ci conducono prima a Scanno e poi a Villalago, due borghi estremamente caratteristici e distanti pochi chilometri l’uno dall’altro. Da qui sarà possibile raggiungere rispettivamente i laghi di Scanno e di San Domenico.
Lago di Barrea
Barrea è un borgo di montagna avvolto da una natura quasi fiabesca. Ai sui piedi si rimane incantati dalla bellezza dell’omonimo lago, nato nel 1951 dallo sbarramento artificiale del fiume Sangro, mentre tutto intorno folte cime alberate e limpidi corsi d’acqua. Il lago è nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, nella valle tra il Monte Greco e i Monti Sterpi d’Alto e Boccanera.
Il lago si presenta come una spettacolare forra di 5 chilometri di lunghezza scavata dalle acque del fiume Sangro ed è situato in una posizione unica dal punto di vista geografico, caratterizzandosi, oltretutto, per la presenza di ambienti diversificati che rappresentano l’habitat ideale per numerose specie animali. Lungo le sponde del lago ci sono percorsi pedonali e ciclabili per chi vuole fare attività motoria e ricreativa: è possibile concedersi momenti di relax in aree attrezzate, nonché un punto ristoro nei pressi della piccola spiaggia chiamata “La Gravara”: un luogo ideale per fare il bagno, prendere il sole o fare un giro in pedalò.
Lago di Scanno
Splendido bacino appenninico immerso tra i monti che sovrastano i comuni di Scanno e Villalago, il Lago di Scanno può essere considerato come una delle più importanti destinazioni turistiche dell’Abruzzo. Si tratta di un lago originatosi in maniera del tutto naturale, quando una frana, staccatasi dal sovrastante Monte Genzana, bloccò lo scorrere del fiume Tasso, allagando la vallata circostante, così come riportato in un articolo di Angelo Caranfa del 2010, la cui fonte è una ricerca pubblicata nel 1993 sul Bollettino della Società Geologica Italiana. Ad oggi l’equilibrio idrologico del lago viene mantenuto da due immissari, lo stesso Fiume Tasso e il più piccolo Torrente Giordano, e dal Fiume Sagittario come emissario.
La leggenda del lago a forma di cuore
Dal belvedere di San Vincenzo è possibile ammirare il Lago di Scanno nella sua interezza, accorgendosi che il profilo disegna la forma di un cuore piuttosto precisa. Un luogo romantico, al quale è dedicata l’antica leggenda di Pietro Baialardo e della Fata Angiolina. L’uomo, che si era innamorato della bellissima fata, ordinò ai suoi scagnozzi di rapirla, ma Angiolina, con i suoi poteri magici, fece comparire un lago proprio nel luogo nel quale si trovavano i servitori di Baialardo, facendoli così annegare.
I misteri del lago continuano ancora oggi e diversi studiosi hanno scandagliato la zona per risalire all’origine di alcuni strani fenomeni. Le bussole nel lago spesso sembravano non funzionare, indicando tutte le direzioni eccetto il nord (un fenomeno causato probabilmente da forze magnetiche di cui non si conoscono le origini), il livello delle acque si è alzato e repentinamente abbassato anche di 3 metri e persino la formazione di onde anomale non trova ancora oggi una spiegazione. Gli episodi più evidenti si sono verificati con i terremoti dell’Aquila e di Amatrice, ma ad oggi geofisici e vulcanologi non hanno ancora scoperto l’origine di tali accadimenti.
Lago di San Domenico
Il Lago di San Domenico sorge nell’Alta Valle del Sagittario, nel territorio del comune di Villalago. Si tratta di un lago artificiale creato dallo sbarramento del fiume Sagittario, realizzato nel primo dopoguerra ed ha come affluente principale il fiume Sagittario. Per raggiungere l’unica spiaggetta del lago, sul lato di Prato Cardoso, si attraversa un romantico ponte ad archi sull’acqua e l’Eremo di San Domenico. Questo piccolo luogo di culto comprende una grotta scavata nella roccia calcarea nella quale, secondo la tradizione, dimorò intorno all’anno 1000, il monaco benedettino San Domenico.
Esternamente la chiesa si presenta in stile romanico, mentre all’interno si può osservare un altare in stile neogotico della fine del XIX secolo. Sotto il portico esterno, quattro dipinti del 1938, realizzati dall’artista di Villalago Alfredo Gentile, raccontano la vita del Santo che visse in questo luogo. Questo meraviglioso angolo verde d’Abruzzo è un luogo ideale dove fermarsi per rilassarsi immersi nella natura pacifica e rigogliosa.
Classe 1995, nasce a Vasto (CH). Conseguita la laurea in Lettere moderne, si specializza dapprima in Filologia, linguistica e tradizioni letterarie e successivamente in Giornalismo e cultura editoriale. Ha tentato fin da subito di fare della scrittura un lavoro, collaborando con agenzie web e testate locali. Oggi attraverso Visitare Abruzzo racconta la sua regione, per cogliere gli aspetti tipici di una terra autentica e verace.