Dall’unione tra albergatori, ristoratori e imprenditori locali nasce “Il Cammino del Gran Sasso” con 61 km, in 5 tappe attraverso 5 Comuni: Barisciano, Santo Stefano di Sessanio, Calascio e Castel del Monte (L’Aquila). Un percorso nei paesaggi mozzafiato del Gran Sasso aquilano e i suoi borghi, tra sapori autentici e contesti incontaminati.
Il progetto sarà sostenuto dal bando del Gal Gran Sasso-Velino per il turismo sostenibile, nell’ambito della sottomisura 19.2. Un’associazione omonima, costituita da una decina di operatori del territorio, che vedrà la luce nel 2023 animerà il progetto presentato a Palazzo Fibbioni, all’Aquila, insieme al logo e al sito “camminodelgransasso.it”.
Il Cammino del Gran Sasso
Prima tappa – Da Campo Imperatore a Castel del Monte
Il Cammino del Gran Sasso inizia da Campo Imperatore, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
L’arrivo della Funivia ci porta presso il Piazzale di Campo Imperatore (2100 m), dove troviamo la chiesetta della Madonna della Neve e l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo.
Lasciandoci il piazzale alle nostre spalle, iniziamo il percorso in direzione nord-est, seguendo la segnaletica del Cammino. Raggiunto Vado di Corno (1924 m), ci gustiamo un panorama mozzafiato, con la veduta dei due versanti, aquilano e teramano, della catena del Gran Sasso. Da qui, nei giorni di buona visibilità, si vede il mare Adriatico e dietro di noi, svettano imponenti il Corno Grande (2912 m), con il suo maestoso “Paretone” e Monte Aquila (2494 m).
Camminiamo verso il Laghetto Pietranzoni (1660 m) potremo osservare le mandrie di bovini e cavalli al pascolo. Nella quiete e nel silenzio della piana, scorgiamo i ruderi della Chiesa di Sant’Egidio per poi imboccare il Canyon dello Scoppaturo o della Valianara (1475 m). Scenografia di numerosi film tra i quali, …Continuavano a chiamarlo Trinità, il Deserto dei Tartari e King David, il Canyon rappresenta l’attrattiva naturalistica più interessante e originale di questa tappa.
A passi svelti concludiamo la giornata in cammino arrivando a Castel del Monte (1346 m), il paese dei pastori, delle “streghe”, che dà il nome al Presidio Slow Food del pecorino Canestrato.
Seconda tappa – Da Castel del Monte a Rocca Calascio
La seconda tappa ci guida attraverso la scoperta di due splendidi borghi, Castel del Monte (1346 m) e Calascio (1210 m) e ci svela i misteri della Rocca di Calascio (1464 m).
Seguendo la segnaletica del Cammino, ci dirigiamo verso sud, percorrendo una carrareccia che costeggia la strada provinciale. Superiamo campi coltivati e aziende agricole, fino a salire verso Colle della Battaglia (1180 m). Antico insediamento del popolo italico vestino, Colle della Battaglia fu completamente distrutto nel 324 a. C. dal Console romano Bruto Sceva; oggi sono visibili solo alcune tracce della triplice cinta muraria che difendeva l’abitato.
Proseguiamo il nostro cammino e giungiamo a Calascio, uno splendido borgo arroccato sul costone sud orientale del monte dove si erge l’imponente Rocca. Capolavoro architettonico di origine normanna è stato inserito nella lista di National Geographic come uno dei 15 castelli più belli al mondo.
Esplorando l’antica fortificazione, scenario prediletto di numerose pellicole cinematografiche, e visitando la rinascimentale Chiesa di Santa Maria della Pietà, veniamo trasportati verso tempi lontani, assaporando la ricchezza culturale di queste terre di montagna.
Terza tappa – Da Rocca Calascio a Santo Stefano di Sessanio
La terza tappa del Cammino sarà breve ma ricca di meraviglie.
Camminiamo su sentiero per cinque chilometri e ci affacciamo sulla valle situata a sud.
Raggiunto il borgo di Santo Stefano di Sessanio (1251 m), fine della terza tappa, saremo irrimediabilmente attratti dai pittoreschi e stretti vicoli del paesello di origine medievale ma caratterizzato da sovrapposizioni architettoniche rinascimentali di gusto toscano che testimoniano la dominazione nel territorio delle famiglie Piccolomini e Medici.
Quarta tappa – Da Santo Stefano di Sessanio a Barisciano
Dopo aver scovato ogni scorcio incantato di Santo Stefano di Sessanio (1251 m) partiamo per la quarta tappa del Cammino che, prevalentemente in discesa, ci farà raggiugere Barisciano (940 m) che conserva alcuni scorci architettonici del XVI secolo, testimonianza della presenza della famiglia Caracciolo. Qui possiamo visitare la piccola chiesa del Buon Consiglio o di Capo di Serra risalente al XIII secolo e decora al suo interno con pregevoli affreschi votivi.
In cinque ore di itinerario, affrontiamo un percorso panoramico che lambisce la Piana delle Locce (1230 m), dove incontriamo numerosissimi ricoveri scavati nella roccia, detti Locce. Queste fungevano da appoggio alle attività agro-pastorali che usufruivano degli altopiani coltivabili e delle ampissime lande dedicate al pascolo.
Accompagnati dalla presenza costante della vetta maestosa del Corno Grande, proseguiamo sul nostro itinerario verso l’ex-Convento di San Colombo (1088 m).
Quinta tappa – Da Barisciano a Fonte Cerreto
Procediamo in leggera salita per quasi tutta la quinta tappa, attraversando un vallone che ci porta fino ad un bivio con laghetto, Fonte Vedice, utilizzato per far abbeverare gli animali al pascolo. Da qui seguiamo in direzione Nord-Ovest una carrareccia in leggera salita che ci condurrà sino al Tempietto di Sant’Eusanio (1402 m), solitario e silenzioso.
Poco più avanti, attraversiamo il Piano di Fugno (1373 m), un ampio e spettacolare altopiano dove confluiscono le acque piovane che formano il piccolo Lago di Filetto, in inverno quasi sempre ghiacciato. Incrociamo ed attraversiamo la strada provinciale che sale dal versante aquilano e seguiamo il vallone che ci conduce al Rifugio Montecristo, giusto in tempo per uno spuntino. Da qui salendo leggermente, arriviamo in cresta, proprio sopra Valle Fredda. Iniziamo così a scendere e, in soli quattro chilometri, arriviamo a Fonte Cerreto (1115 m) dove si trovano ristori, strutture di pernottamento e la base della Funivia.
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Giornalista e copywriter. Studentessa universitaria di Lettere moderne. Attualmente frequento un Executive Master in Digital Marketing & Social Media Communication. Ho collaborato con il quotidiano “Il Centro” e varie testate locali online occupandomi di cronaca e interviste. Lavoro come addetto stampa presso Enti e aziende. Testarda e ironica. Mi piace tutto ciò che è arte.