in

Ricette d’Abruzzo: chitarrina alla teramana

Un connubio di semplicità e gusto, come tradizione vuole

La tradizione teramana ci insegna che in ogni pranzo domenicale che si rispetti non può mancare uno dei primi più apprezzati in tutto il territorio regionale e non solo: la chitarrina alla teramana.

Il nome di questo prelibato piatto deriva dallo strumento utilizzato per prepararlo, ovvero la “chitarra”, carraturo o maccarunére a seconda delle zone, composta da un telaio di legno e da fili di acciaio accostati parallelamente. Nel video che segue osserviamo una nonna abruzzese destreggiarsi nel taglio della pasta alla chitarra.

Vorresti cimentarti anche tu nella realizzazione di questa ricetta? Ecco allora i passaggi da seguire!

Nella preparazione dell’impasto, si dispone su un piano la farina formando una fontana, si aggiungono poi le uova intere e si lavora l’impasto fino ad ottenere una consistenza piuttosto morbida. Dopo aver lasciato riposare, è necessario stendere la sfoglia, prestando attenzione a non assottigliarla troppo. La sfoglia viene poi suddivisa in sezioni rettangolari lunghi circa 60 cm e larghi 20; saranno queste ad essere adagiate sulla nostra “chitarra”. Impugnando poi saldamente il matterello, si esercita una decisa pressione sulla sfoglia per consentirne il taglio (esattamente come mostrato nel video). Eseguito più volte questo movimento, la pasta cadrà delicatamente sul fondo della chitarra e sarà pronta per essere cucinata e riccamente condita come la buona tradizione teramana prevede. Ora che la pasta è pronta, si puoi procedere alla preparazione del condimento.

Le immancabili pallottine di carne

Un elemento immancabile sono le “pallottine”, ovvero piccole polpettine di carne macinata, a cui si unisce un pizzico sale, parmigiano e uovo. Aglio tritato finemente, prezzemolo o una grattata di noce moscata sono, per chi gradisce, delle possibili aggiunte che rendono le polpettine ancora più gustose. Preparare il sugo a questo punto è semplicissimo: occorre tritare finemente cipolla, sedano e carote e farli soffriggere in poco olio.

Aggiungere successivamente il pomodoro, lasciare insaporire, e dopo circa 20 muniti unire al sugo le pallottine di carne. Il segreto sta nel far cuocere il tutto a fuoco lento per almeno 2 ore. La cottura della pasta, invece, porterà via molto meno tempo: infatti, quando la chitarrina torna a galla all’interno della pentola, significa che è pronta per essere scolata e condita. Il nostro delizioso primo si può servire con una spolverata di parmigiano o di pecorino.

Come ogni ricetta che si rispetti, esistono tantissimi e inconfessabili segreti e tante possibili variazioni, ma tutte accumunate dalla volontà di non dimenticare, e soprattutto di far conoscere i sapori di una volta. Se ti è venuta l’acquolina anche solo leggendo, non puoi perdere l’occasione di gustare questo prelibato piatto della tradizione. Buon appetito!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I 10 siti archeologici di epoca romana da visitare in Abruzzo

Abruzzo stellato ristoranti guida Michelin

Abruzzo stellato: i ristoranti della Guida Michelin